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FIBRE TESSILI: il bambù



Il bambù è una pianta sempreverde che arriva a superare anche i 40 m di altezza. Cresce velocemente e richiede solamente 1/3 della quantità di acqua rispetto, ad esempio, alla pianta di cotone. Non avendo parassiti naturali viene coltivata senza l’uso di sostanze chimiche quali pesticidi, diserbanti, ecc.

Sviluppandosi tanto in altezza, la pianta di bambù necessita di meno terreno coltivabile rispetto al cotone, a parità di fibra tessile estratta.

Per queste ragioni, quella del bambù, può essere definita come coltivazione a basso impatto ambientale.


DALLA PIANTA AL FILATO


Come avviene la trasformazione della pianta di bambù in filato?

Si parte dalla frantumazione delle parti legnose della pianta grazie a degli enzimi naturali. Inizialmente si arriva alla creazione della cellulosa che, una volta filata, diventa viscosa di bambù.

Esistono due modi per trasformare il bambù in tessuto: meccanicamente o chimicamente.


Il processo meccanico include la frantumazione della parte legnosa della pianta e quindi l'applicazione di enzimi naturali per rompere le pareti cellulari del bambù, creando una massa pastosa. Le fibre naturali possono quindi essere pettinate meccanicamente e filate. In questo modo però viene prodotto pochissimo filato e il processo risulta laborioso e costoso. In questo caso si parla di 100% bambù.


Il processo chimico invece interviene dopo la frantumazione della parte legnosa. Frantumando la pianta si ottiene la cellulosa, la quale subisce un processo chimico per generare la viscosa di bambù. E' pertanto importante che possegga le certificazioni che ci garantiscano che il tessuto non sia nocivo per la pelle, nello specifico la certificazione OEKO TEX 100. In questo caso parliamo di viscosa di bambù.


Il tessuto che ne risulta ha una consistenza simile alla seta, è morbido e piacevole sulla pelle.


La sua coltivazione non richiede fertilizzanti chimici e il bambù è completamente biodegradabile.





CARATTERISTICHE DEL BAMBU’


La pianta autoproduce un bio agente chiamato BAMBOO KUN che è antibatterico e antifungino. Questo agente mantiene inalterate le sue caratteristiche sia dopo la trasformazione della pianta in fibra tessile, sia dopo numerosi lavaggi, qualora il filato finale fosse 100% bambù. Non ci sono invece evidenze scientifiche che questo avvenga anche sulla viscosa di bambù.

I capi di abbigliamento realizzati in filato di bambù sono:

  • ipoallergenici e igienici

  • trattengono il calore in inverno e il fresco in estate

  • proteggono dai raggi UV

  • sono morbidi e setosi

  • assorbono l’umidità e la lasciano evaporare velocemente

Soprattutto i tessuti realizzati interamente in bambù sono totalmente biodegradabili e, una volta dissolti nell’ambiente, non rilasciano alcun residuo inquinante.



ATTENZIONE: Malgrado derivi da un processo chimico, la viscosa di bambù ha un basso impatto ambientale se paragonato alle altre fibre sintetiche vegetali.


 

Certificazioni:

OEKO TEX 100

 

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